“Gliese 581g”: recensioni di alcuni curatori di playlist su Spotify

“Gliese 581g”: recensioni di alcuni curatori di playlist su Spotify

N.B.

Questo è un post che avrei dovuto pubblicare tempo prima, quindi può essere che il brano in questione non sia più nelle playlist citate, ma comunque vi riporto le loro impressioni a riguardo…

brano: Gliese 581g

Alcuni Curatori di Playlist su Spotify:

LK: La classica performance di sassofono è impressionante e penso che sarò in grado di spingere le canzoni di generi come il jazz e il blues. È bello ascoltarlo senza alcun peso. Penso di poter trovare il tuo altro fascino ascoltando altre canzoni. Il genere non è giusto, ma aggiungerò la tua canzone alla mia nuova playlist.

Indie Artist Pick

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Strommar: “Giuliano !! È fantastico per favore continuate a condividere la vostra musica con noi :)”

strommar playlist

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HongJa: È la musica jazz che va così bene a mezzanotte. Mi piace ascoltare la musica jazz, soprattutto l’uso di strumenti a fiato è il migliore ~ !! la tua musica è solo un fattore curativo per me ~~ !! Devo dormire mentre ascolto la tua musica ripetutamente stasera. ~ !! e aggiungerò la tua canzone nella mia playlist ~ !!

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Radio beatmaster Berlin: Bella canzone È fantastica. Inseriamo la tua canzone nella playlist. I migliori saluti da Berlino

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Genie: Ascoltare questa musica mi fa sentire in pace. Mi sento come se fossi seduto in un lussuoso bar e bevessi un caffè. Mi piace soprattutto perché è una musica con un ritmo che non è né troppo lento né veloce. Lo inserirò nella mia lista e lo presenterò ai miei follower

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Gomseki: Amo il suono degli strumenti che mi calmano come la musica leggera. L’armonia suona le corde del mio cuore

Manel: Una canzone di sax jazz con una buona tecnica e qualità. Crea una bella atmosfera, mi ricorda alcune canzoni di Tom Waits

best jazz albums of all times

Jerrin: Canzone fresca con musica simile al jazz.. consigliata per canzoni di atmosfera da festa… La traccia è caricata con musica di sottofondo fresca …

Songs for mood

REVIEW = Recensione

Review = Recensione

Review = Recensione ecco quel che poco tempo fa ho richiesto ad un sito/blog che si occupa di musica a 360o.
E di seguito è ciò che leggerete in italiano. Per quanto riguarda la versione in inglese, il sito/blog dal quale ho avuto la recensione, in particolare su Cydonia’s Bounce, uno dei 10 brani dell’album M87; tempo prima avevo messo anche un’altro brano dello stesso album, sempre su artistrack.com e fortunatamente per me, questa recensione va un po’ oltre il singolo brano…


Ma non vi anticipo niente, ed eccola qui di seguito.
Giuliano Perticara blog - Review = Recensionet
Mentre in inlgese è raggiungibile sia clickando sull’immagine qui sopra, sia a questo link: Giuliano Perticara – Cydonia’s Bounce

Nuovo Album: M87

Nuovo Album: M87

Nuovo Album: M87, ed eccomi qui, anche se con quasi 3 mesi di ritardo, a parlarvi del mio 7mo album.

  1. Klur
    che è anche il titolo di un racconto di fantascienza che sto scrivendo da anni. “nome abbreviato del 5° pianeta nel sistema a due soli conosciuto come Dnor system nella galassia YWZ10 , la cui popolazione è composta da klurian e da due tipologie di androidi…” riporto la breve descrizione generale di Klur.
    Il pianeta Klur che in superficie in superficie risulta avere pressappoco un aspetto lunare, ma su un grigio un po’ scuro e con radi riflessi verde brillante. Mentre c’è l’UNG [così com’è chiamato l’underground] che è popolato per la maggior parte da varie tipologie di androidi e robot. Musicalmente penso di aver reso l’idea sia di entrambi gli aspetti principali del pianeta.
  2. Gliese 581g
    Questo è stato, penso, uno dei primi esopianeti trovati nell’ambito della ricerca di pianeti che si trovano nella zona definita abitabile, data una certa ritenuta ideale distanza dalla loro stella, che può anche significare la possibile presenza di acqua allo stato liquido sul pianeta.. Che infondo resta comunque non ancora visto come propriamente si intende vedere e cioè il vero aspetto, così anche qui, penso che musicalmente ho fatto in modo di far “vedere” sia l’aspetto ipotizzato sia una parte dello stesso ma con lo zoom, al di sotto delle nuvole.
  3. Andromeda’s Call
    [la chiamata di Andromeda] ho scelto questo titolo perché sembra che Andromeda si stia avvicinando alla Via Lattea [la nostra galassia]… Per poi quasi sicuramente inglobarsi vicendevolmente per formare un’unica galassia, naturalmente più grande… ma questa è un’altra storia… e al presente non ci preoccupa minimamente di quando avverrà o quanto tempo ci metterà…
  4. Milkyway’s walk
    Ed ecco a voi il quarto brano: “la camminata della Via Lattea”, la nostra galassia… Quella che a guardarla nel cielo ci sembra immobile ed esterna rispetto a noi della “biglia blu” [“the blue marble”]; eppure ci siamo dentro; ripondendo alla chiamata di Andromenda, “camminandole” incontro, pare, con cui un giorno formeranno un unica galassia, ma questo l’ho già detto per il brano precedente, ascoltatevi il pezzo…
  5. Cydonia’s bounce
    E siamo al 5o brano, qui bounce inteso come un rimbalzo di Cydonia, sembra essere la traduzione più vicina al titolo che ho dato al brano. Riferendomi a come subito rimbalza alla vista quella misteriosa regione di Marte con le “piramidi” e la famosa “faccia di Marte”.
  6. Dolphyan Blues
    Arriviamo al 6o brano e ci troviamo un blues. La curiosità è che appena approntata la composizione, avevo già salvato come 6a traccia, e tale è rimasta. Per le tracce in mezzo difficilmente decido mai a priori il numero, cioè un numero lo metto ma poi se non è la prima o l’ultima quel numero cambia. Quindi questo Blues, dritto e conciso nel tema e qua e là dissonante e sghembo nel solo, ho pensato altro non poteva essere che un mio tributo ai grandi Charles Mingus e Eric Dolphy… Mingus non è citato nel titolo, ma nel tema potreste scorgere un più che voluto accenno in fatto di note.
  7. Esoplanets
    Esopianeti. Che dire di questo brano? Non ci avevo scritto il tema… Tema e solo tutto é scaturito dopo il pre-conteggio della registrazione del sax per un tema che é uscito fuori da sé. Ho poi affidato sempre al sax tenore i commenti sul tema e il solo [incentrato sul cambiamento del ritmo del basso e arpeggiando una diminuita sulla chitarra, e forse più che solo un altro tema con breve solo] ..
    E al primo riascolto senza cuffie, mi son detto, e anche per Esoplanets, buona la prima…
  8. Human’s Myth
    All’8a traccia: il mito degli umani. “Dedicato” agli androidi del pianeta Klur. Questo è uno di quei brani senza tema, dove il growling del sax sta a dire che difficilmente ci sarà androide che potrà riprodurre tale suono da un sax, da qui scaturisce per loro il mito di noi umani.
  9. Quantic Choice
    Scelta quantica: questo è un altro brano senza tema principale, o per meglio dire uno di quei brani fra le cui caratteristiche principali c’è qualcosa di differente da una linea melodica o più… Altra caratteristica principale è che c’è l’estemporaneità dell’improvvisazione che in questo brano come in altri gode della freschezza del ‘buona la prima’…
  10. Event Horizon
    Orizzonte degli Eventi, esplicitamente il visibile di M87, il buco nero che ha avuto, agli inizi di quest’estate, il primato di un “selfie” messo insieme da vari telescopi spaziali che si trovano sulla terra. Questa fotografia sta a dimostrare che i buchi neri esistono realmente, così come già precedentemente ipotizzati da scienziati del calibro di Albert Einstein, fra i primi a menzionare tali tunnel cosmici che possono trovarsi al centro di galassie…[per questa traccia è stata meglio la seconda take della prima].