facile o difficile?

facile o difficile?

Questo è un tempo nel quale è molto utile eliminare la procrastinazione, e mi trovo adesso ad ammettere che è più facile non procrastinare che continuare a farlo. E,  andando più a fondo nell’argomento, basta già scrivere sulla procrastinazione, come sto facendo in questo momento, cioè a  scriverne un post con annessi e connessi e già questa perde potere.
D’altro canto, potrebbe essere anche difficile. Cos’è, per esempio, quello che finora mi ha smontato, è stato il fatto di stare ancora in stato  d’emergenza. La procrastinazione attinge da ciò che ci circonda. Quindi c’è da fare attenzione da cosa e da chi ci circondiamo nel quotidiano.

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Ergo mi dico che è proprio per questo stesso motivo, che devo spronarmi ad andare avanti con l’8o album, che fra l’altro sembra che si sia reinventato da sé nell’arco di questi 2 anni di questa particolare emergenza… 2 anni e più. Ma mi rifiuto comunque nel dire che la durata, oltre tempo stesso, dell’emergenza, sia stata d’aiuto… Dal mio punto di vista, consiglio di usare un approccio più pratico, dedito all’azione fisica… Per esempio cercare di non usare la macchina per tutti gli spostamenti, compresi gli stessi per la spesa, tanto per portare un esempio.

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Concludo con il dire che in questo tempo molte cose che ritenevo valide e significative, sembrano essersi svuotate da sé…